Lo stadio artemio franchi di firenze ancora in pericolo
Segui gli aggiornamentiLo stadio municipale di Firenze 1929-32
“Lo stadio municipale di Firenze è certo una delle più belle opere costruttive della nostra epoca, una struttura moderna fra le più notevoli e ardite d'Europa”, Giovanni Michelucci 1932 L’Italia possiede nello Stadio di Firenze un’opera architettonica insuperata nel suo genere”, Siegfried Giedion 1933
![stadio artemio franchi pierluigi nervi stadio artemio franchi pierluigi nervi](assets/img/stadio-artemio-franchi.jpg)
Un esempio all’avanguardia
Lo stadio di Firenze, poi intitolato ad Artemio Franchi, è stato uno dei primi edifici al mondo a donare sostanza fisica ad una perfetta sintesi di tecnologia ed estetica, un tratto tipico dell’approccio progettuale di Pier Luigi Nervi. Oltre a essere un costruttore di rara capacità tecnica, Nervi è un poeta, un pensatore che sa imprimere alle sue agili e potenti strutture in cemento armato slancio e purezza. Nello Stadio Franchi questo valore estetico trafuso in ogni parte dell’edificio si sente in modo particolare, è una realizzazione completa, totale, una creazione di superba unità che canta in forme di bellezza perfettamente coerenti a uno scopo e perfettamente armonizzate tra loro.
La fusione tra struttura e bellezza
Lo stadio è un’architettura straordinariamente espressiva, nella quale ogni singola parte è pensata in accordo armonioso con le intrinseche forme strutturali a governare un insieme compiuto e indissolubile: un capolavoro nel quale la Bellezza coincide con la Struttura. La leggera pensilina a sbalzo che si slancia nell’aria con arditezza e fiducia sembra quasi sagomata dal vento come un’ala di uccello, l’elegante intreccio dinamico delle spirali che compongono le scale elicoidali esterne, la plastica struttura dei sostegni delle gradinate e l’esile torre Maratona che sovrasta il campo sportivo si fondono ottimamente in una concezione di volumi ritmati sotto il controllo di una sensibilità artistica fuori dal comune.